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Claudio Segaluscio
Claudio Segaluscio
ATTORE
Claudio Segaluscio
ATTORE
Claudio Segaluscio è un attore romano classe 2000.
E' il protagonista di Sole di Carlo Sironi, in concorso alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti, e vincitore del "NUOVOIMAIE Talent Award - Miglior Attore Emergente".

La sua storia è una storia diversa da tutte le altre, è una storia di un ragazzo che ha incontrato il suo destino: diventare un attore, ed esprimere le emozioni che ha dentro.

Come hai conosciuto Carlo Sironi? Com’è nato il vostro rapporto?

"Questa è una storia che mi piace sempre raccontare. La scuola non mi è mai piaciuta tantissimo, non andavo spesso... e invece proprio quel giorno che ho deciso di rientrare a scuola, contento di farlo, ho avuto l’occasione di conoscere Tommaso, il casting director di “Sole”.​

È stato tutto molto casuale: io ero in aula di grafica, arriva questo ragazzo che chiede se qualcuno è interessato a fare questo film però gli servivano ragazzi maggiorenni. Io in quel periodo ero minorenne e quindi ho pensato tra me e me “Vabbè neanche ci provo, non mi alzo!”. Nello stesso momento Tommaso mi guarda e mi chiede di fare un provino. Istintivamente mi sono alzato e l'ho fatto, senza ragionare o pensarci troppo: è stata una delle scelte migliori della mia vita."

Com’è stato il tuo percorso?

È stato un percorso duro perché comunque io non ho mai avuto esperienze di recitazione prima di allora, abbiamo dovuto iniziare da zero, partendo dal mese precedente all’inizio delle riprese.

Abbiamo cominciato a fare prove su prove, quasi tutti i giorni dopo scuola prendevo lo zaino e andavo agli studi della “Kino produzioni” per fare queste prove che duravano tutto il pomeriggio, dove Carlo mi forzava a tirare fuori il più possibile le mie emozioni ed imparare a giocarci.

Qual'è stata la difficolta’ più grande?

Ci sono state diverse difficoltà. Innanzitutto lavorare con Sandra è stato bellissimo ma molto impegnativo in quanto lei, attrice professionista molto preparata, mi faceva sentire un po’ in soggezione. Ho detto "oddio se ora non sono in grado", quindi iniziare a lavorare con Sandra è stato difficile, sono stato molto più agitato nel provino che ho fatto con lei piuttosto che in quello che ho fatto io da solo la prima volta.

Poi è venuto il momento in cui Carlo mi ha chiesto di tirare fuori le emozioni come la rabbia e la violenza. Non è stato facile trovare il modo migliore per farlo nella giusta misura.

Con il lavoro quotidiano però alla fine ci sono riuscito. Un'altra cosa è stato arrivare sul set e capire che la telecamera sta lì per te… 40 persone che sicuramente stanno pensando al loro lavoro quindi magari neanche si sbilanciano nel guardare quello che è il lavoro degli attori, però le mie paranoie mi facevano pensare "Oddio no, mo mi giudicheranno tutti!”.

Col passare dei giorni però, grazie anche a tutti i professionisti intorno a me (Carlo e Sandra su tutti), ho capito che è la telecamera a stare lì per me e non io a stare lì per la telecamera.

Qual'è stato il momento in cui hai capito di essere un attore?

C'è stato un momento preciso anche se io non mi definisco ancora un attore, non per scaramanzia ma penso che debba fare ancora un qualcosa che mi permetta di dire “ok, ho fatto Sole di Carlo Sironi, ho fatto questo, ho fatto anche magari una serie, sono una persona conosciuta nel mondo del cinema, posso definirmi un attore”.

Per ora io non so ancora quale sarà la mia strada, comunque sì c'è stato un momento in cui qualcosa è scattato dentro di me perché ho preso confidenza un po' con tutti.

Oltretutto le prime settimane vedevo Carlo un po' preoccupato quindi ho riflettuto “ok, se Carlo è preoccupato mi devo mettere lì con la testa e capire che stanno tutti lì per lavorare, nessuno per giudicare, sicuramente se sbaglio qualcosa c'è Carlo che mi aiuta "guarda non è così, è così, quindi devo stare tranquillo”. In quel momento sono riuscito a dare il meglio di me senza più paure.


Parliamo di “Sole”.  Ti rivedi nel protagonista?

Allora fingermi padre di un bambino per farlo adottare a qualche parente, non lo so, se l'avrei mai fatto nella vita. So che molto che c’è in Ermanno c’è anche in me: molto del suo personaggio fa parte del mio carattere. Poi fortunatamente lavorandoci sono riuscito a cambiare alcuni lati particolari, però la maggior parte di quello che vedete nel personaggio è preso dal mio carattere, dalle mie emozioni che vivo tutti i giorni.

Il rapporto anche con la coprotagonista Sandra. Come è stato il rapporto con lei sia recitativo che umano?

La prima volta che l'ho incontrata ero molto agitato e avevo paura di non essere in grado per paura di essere surclassato dalla sua bravura e dalla sua esperienza, quando invece poi ho incominciato con il mio inglese super masticato e maccheronico a condividere le mie ansie e le mie agitazioni, lei è stata bravissima a mettermi a mio agio e a farmi capire che non è la scuola o l'esperienza che fa l'attore ma è la persona in quel momento che fa l'attore e  il personaggio.


È molto bello, insisti molto sul lato umano..

Vero, siccome non avevo fatto niente di professionale prima di allora, tutto si è basato sul rapporto umano, lo stesso vale anche per la costruzione dei personaggi, ci doveva essere un rapporto umano tra me e il personaggio e tra il personaggio e gli altri personaggi. 

Altri progetti a cui hai lavorato?

Ho fatto con i ragazzi del centro sperimentale di cinematografia “Jador”, che ha vinto quest'anno a Venezia e poi ho fatto altri corti, uno recentemente con Giacomo Abruzzese a Taranto. È stato molto bello.

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Come lo prepari un personaggio?

Studio bene il background e poi mi impersono nella situazione e provo sempre a mettere un po' di me stesso.

Per non perdermi troppo nel personaggio cerco sempre di lasciare una traccia di me chiedendomi: “come lo farei io?”.​


Diciamo che metti la tua firma…

Esattamente! Mi domando: “se io mi trovassi in questa situazione, avessi questo background e la pensassi in questo modo, che cosa farei io al posto del protagonista?”

E’un rapporto in evoluzione: aggiungosuggerisco e magari tolgo costantemente.

Un attore  a cui ti ispiri.

Ho avuto l'occasione sull'ultimo set di lavorare con Vinicio Marchioni, l'ho visto e sono rimasto proprio bloccato! Però avevo anche lì le solite paranoie “oddio sarò in grado di farlo, c’è Vinicio, che faccio, mi presento o non mi presento?” Lui ha fatto una grande carriera nel teatro, nelle serie TV, nei film: un grande attore in tutto. Poi le sue battute di Romanzo Criminale, di Freddo, le so tutte.

Com’è stato lavorare con lui, hai incontrato un tuo mito?

Esattamente, è stato un bellissimo momento, anche se in un giorno e mezzo non abbiamo avuto molte occasioni di parlare, di conoscerci, però da quello che ho visto è una bravissima persona, sempre disponibile, un super professionista.

Tre aggettivi in cui ti definisci

Tenaceimpaziente e diciamo nervoso, ma non nervoso nel senso brutto del termine, che mi arrabbio subito, succede anche quello a volte però non solo quello, ma nel senso che subito mi irrigidisco e non mi blocco ma anzi il contrario, mi sento tutti i nervi che si contraggono!


Prima che Tommaso, il casting director, entrasse in quella scuola quel giorno, che vita faceva Claudio Segaluscio, prima che cambiasse del tutto, chi era? Quali erano i suoi sogni?

Devo dire che il mio sogno non è cambiato, da quando sono piccolo è sempre stato quello di essere sereno; nella vita non si sa mai cosa ti succede, se pianifichi tanto e poi non riesci, ci puoi rimanere molto male. Ma avendo provato questa esperienza sulla mia pelle, appunto, non pianifico troppo, e infatti da quando ho realizzato questa cosa, il mio sogno è stare senza preoccupazioni, e quello non è cambiato.

Sicuramente mi piacerebbe proseguire nel mondo del cinema, ho iniziato e mi è piaciuto, alla fine mi sono divertito e continuo a divertirmi anche con gli altri ragazzi che come me hanno intrapreso questo percorso. 

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Progetti futuri?

Per ora ha avuto di videoconferenze per dei progetti, ma non sono ancora sicuro che sarò io a portarli avanti, e poi un progetto personale: sto scrivendo musica e mi piacerebbe anche imparare a suonare il piano.

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