No, a essere sincero non ho mai fatto nessun corso di recitazione. Recitare mi viene naturale. Ho iniziato a lavorare come attore a cinque anni in un film che si intitola Raffaello – Il principe delle arti, in cui interpretavo la parte di Raffaello bambino. Mi è piaciuto moltissimo e ho deciso di continuare.
La prima serie televisiva a cui ho partecipato come attore è stata L’isola di Pietro, una produzione Lux Vide, che aveva come protagonista Gianni Morandi. Ho interpretato il ruolo di Tobia nella seconda e terza stagione.
Matteo mi spiegava la scena e mi diceva di improvvisare, giusto in qualche scena mi dava il copione con qualche battuta da imparare a memoria. Sul set mi sono trovato benissimo con tutti gli attori, ma soprattutto ho avuto un ottimo rapporto con Federico Ielapi, che è più grande di me di pochi anni.
Lavorare con Federico è stata una bellissima esperienza. In "Mamma qui comando io" ho il ruolo di protagonista, ho recitato insieme a Daniela Virgilio, Simone Montedoro e Maurizio Mattioli. Andavo sul set tutti i giorni, si è creato un legame affettivo con tutti i componenti della troupe. Inoltre c’erano parecchi bambini e ho avuto modo di confrontarmi con loro e posso dire che sono stati due mesi di riprese molti intensi, ma che mi hanno arricchito umanamente e professionalmente. Per ciò che concerne la preparazione del personaggio, studio il copione con mia mamma, imparo le battute a memoria, anche se non perfettamente, cerco di farle mie. Le correzioni, eventualmente, vengono fatte sul set insieme al regista.
Ho mantenuto i rapporti con parecchie persone. Anche se è difficile vedersi al di fuori dei set, ma ci sentiamo per gli auguri di Natale o di Pasqua. Con Matteo Garrone ci vediamo spesso, mentre con Gianni Morandi ci sentiamo al telefono, poiché lui vive a Bologna e io a Roma. Con i bambini con cui ho lavorato nei vari set ci sentiamo sui vari gruppi Whatsapp, e ci confrontiamo spesso su vari argomenti. Molti di loro li ho conosciuti sul set de La befana vien di notte 2 – Le origini, l’ultimo film che ho girato e che uscirà nei cinema a fine dicembre.
Ci sono diversi progetti, ma per scaramanzia non voglio parlarne.
A dir il vero sul set di Ritoccati ho lavorato un solo giorno, mentre ho preso parte a un cortometraggio ("I miei Supereroi") sempre diretto da Alessandro Guida. Con Alessandro ci sentiamo e ci vediamo, anche perché lui come me vive a Roma.
"After the war" è un progetto internazionale che al momento non è ancora stato distribuito. Spero che possa avere al più presto una distribuzione e una data di uscita.
Con Lillo e Greg mi sono trovato in perfetta sintonia. Ricordo che l’ultimo giorno di set io e Lillo avevamo lo stesso giubbotto, la costumista ce li aveva dati identici, alla fine ce li hanno regalati e lo custodisco come una reliquia.
Io ho una passione per i film degli anni Ottanta e un regista con cui mi piacerebbe lavorare è Carlo Verdone. Conosco a memoria tutte le battute dei suoi film, soprattutto quelli in cui recita accanto alla Sora Lella. Tra l’altro Carlo, oltre ad essere un regista è anche un bravissimo attore.
Un piano già ce l’ho. Mi piacerebbe continuare a fare l’attore, ma poi quando sarò più grande vorrei intraprendere anche la carriera di regista, essendo una cosa che ho sempre desiderato fin da quando sono piccolissimo.
Mi sono piaciuti tutti, a esser sincero, ma se devo dire quale tra quelli che ho interpretato mi è piaciuto di più, allora scelgo "La befana vien di notte", che viene addirittura prima di "Mamma qui comando io".